giovedì 17 dicembre 2009

White Christmas!

Mentre auguro a tutti i miei 2 lettori (di cui uno sono io) tanti auguri per le feste, ed una buona serata, ci tenevo a notificare che il cielo mancuniano ha voluto salutarmi nella maniera migliore possibile: con una bella nevicata! Almeno prima di andare a Reggio ed accendere il camino, che fa molta atmosfera, aprendo le finestre per non morire di caldo, ho avuto anche io un assaggio del white Christmas che in Inghilterra sono soliti avere!

Domani alle 4 di mattina partirò alla volta del natio borgo selvaggio, e dopo un piacevole e comodo viaggio di 14 ore, nel tardo pomeriggio sarò pronto e pimpante in quel di Reggio Calabria.

Devo dire che un pò Manchester mi mancherà....un bel pò!


La mia casina innevata


venerdì 11 dicembre 2009

Mancunian frozen dew

Stanotte ho dormito come un bimbo, tanto che non mi sono accorto per nulla che durante la notte la nostra casa é stata sollevata di peso da una squadra di elicotteri e trascinata all'interno del museo delle sculture di ghiaccio.

Immaginatevi la mia sorpresa quando uscendo di casa mi sono ritrovato nel rengo del gelo. Non che facesse poi tanto freddo, c'era anche il sole (prova ulteriore che non mi trovavo a Manchester), ma al posto dei soliti pratini inglesi ve n'erano perfette risotruzioni di ghiaccio. Ai bordi delle strade erano parcheggiate macchine bianche con finestrini opachi e gelidi.



Devo dire che la ricostruzione del mio quartiere é stata fatta in maniera molto accurata, anche se il parco vicino casa sembrava il fondo di una pista da sci! C'era anche una stazione uguale a quella dove prendo il treno, con il mio amico Pal alla biglietteria (nella versione originale, di carne), e con la platform edge completamente ghiacciata.

Quando sono arrivato in lab il mio collega Toby mi ha detto che da queste parti per tutto l'inverno la rugiada (che in inglese si dice dew) gela e, anche se non si muore di freddo, sembra di essere in mezzo alla neve.
E' piú che chiaro che anche casa sua é stata spostata stanotte ma lui non se n'é accorto, perció ha trovato una balorda quanto improbabile giustificazione scientifica di quello che ha visto...che ingenui questi inglesi!

domenica 6 dicembre 2009

Ma io sono fiero del mio sognare, di questo eterno mio incespicare...

Ultimamente ho avuto modo di parlare con una persona che appartiene al mio passato, e questo mi ha dato modo di rendermi conto che negli ultimi anni sono cambiato moltissimo. Molte delle persone che mi conoscevano, adesso stentano a riconoscermi.
Dopo un periodo travagliato pieno di delusioni, grandi indecisioni risolte non senza riserve, zite abbandonate e abbandonanti, amori intensi nei confronti di immagini illusorie di persone o vite perfette, impegni poco edificanti o poco formativi, sedicenti amiche alla fine poi non tanto speciali, batticuori insulsi e disperati, dubbi profondi, spiragli chiusi, dolci e importanti assestamenti, sedicenti amici con la sindrome della crocerossina, quotidianità stravolta, cambio del metabolismo e fuga oltralpe per fuggire i problemi, immagino che sia abbastanza normale che adesso, guardandomi allo specchio, veda una persona diversa.

Mentre i cambiamenti sono cosa abbastanza normale, però, noto che col tempo ho perso il controllo della mia vita. Probabilmente anni fa la gente mi avrebbe visto come un patetico nerd buonista e fissato, che si opponeva troppo a cose alla fine non poi così importanti, e che si lanciava con tutto se stesso in attività futili.


Ma ci credevo.


Adesso sarò anche cresciuto e maturato, ma la maturità mi ha trasformato in un essere disilluso e privo di entusiasmo (si, me la ricordo la parola, cara lettrice in incognito), seppur prima veniva riposto in stupidaggini. Questa è la mia immagine che scaturisce dopo qualche giorno di pensieri e discussioni con chi mi vuole bene, con chi me ne voleva, ed ovviamente con il vecchio saggio dei Dylan Dog, ultimamente pensieroso di fronte ad un bivio importante.


Sembrerà strano, però, ma queste cose di cui mi rendo conto adesso non mi dispiacciono affatto. Sono un buon punto di partenza per riscoprire il mio entusiasmo ed il mio essere fiero di me stesso e dei miei sogni, per quanto stupidi: una cosa che nel bene o nel male è stata quasi una costante nella mia vita, e che adesso mi rendo conto di avere davvero fretta di reintegrare.


Da oggi si volta pagina. All'indietro.

lunedì 30 novembre 2009

Again in London to increase my self-esteem


Nelle ultime settimane avevo notato come il mio inglese, da quando sono qui, non fosse affatto migliorato. Anzi alle volte mi sembrava addirittura peggiorato!

Per fortuna lo scorso weekend sono andato a Londra! Nulla fu mai piú favorevole per la mia autostima linguistica! Quando la gente parlava, si capiva tutto! Ovviamente qualche "sorry" l'ho sfoggiato con fierezza, ma quel che conta é che ho potuto davvero accorgermi dei miei miglioramenti.


Pertanto ci tengo a ringraziare Alfrizz per l'ospitalitá e per la serata folle, Davide per l'ottimo cinese, ed ovviamente tutta la popolazione londinese per la proprietá di linguaggio!

Maledetto accento di Manchester!!!

martedì 24 novembre 2009

Il mondo é piccolo...

Nonostante da quando sia qui abbia conosciuto tanta gente, alla fine persone che abitualmente frequento a Manchester sono bene o male sempre le stesse, relativamente limitate in numero. Sono principalmente: i miei coinquilini (ovviamente), un gruppo di studenti Erasmus dell'univestitá di Salford (quella dove anch'io lavoro) che ho conosciuto tramite la mia padrona di casa, e Ben, un ragazzo francese conosciuto al corso di salsa.

La popolazione mancuniana conta mezzo milione di unitá secondo alcuni, due milioni per chi considera le periferie (o la contea, o la provincia...non si capisce nulla, visto che ognuna di queste cose si chiama allo stesso modo). In ongi caso, possiamo dire che a Manchester siamo in parecchi, indubbiamente!

Le due affermazioni, seppur sembrino totalmente scorrelate, forse aiuteranno a comprendere meglio la paradossalitá della situazione in cui mi sono trovato sabato sera.
Sono uscito, insieme a Ben, per andare ad incontrare Alex, uno del gruppetto degli Erasmus, che era a cena in centro con due sue amiche. Il ristorante dove cenavano era uno dei miliardi di Nando's che si trovano a Manchester. Appena mi vede, Alex mi dice "ho incontrato una persona che conosci".
Visto che la comitiva era formata da spagnoli, i gestori del ristorante hanno pensato bene di farli servire dal loro cameriere spagnolo, il mio coinquilino Alvaro, per la precisione!
Io sapevo che alvaro lavorava al Nando's, ma non avevo idea che lavorasse proprio in quello lí. In piú ci lavora solo un paio di sere a settimana. Quante probabilita c'erano che succedesse una cosa del genere, visto tra l'altro che i miei amici spagnoli cenano a casa praticamente sempre, e che erano al Nando's perché all'Hard Rock Café non c'era posto?

"Cavolo, che casualitá!", mi son detto "Comunque Alvaro, questo é Ben, un mio amico francese".
Ma Alvaro mi ha risposto: "Ci conosciamo giá...ti ricordi che quando sei venuto a vedere la casa c'era un altro "aspirante" alla tua stanza, che ha visitato la casa il giorno successivo? Era lui."

Ci ho messo una mezzoretta per riprendermi dallo shock!

venerdì 20 novembre 2009

Piccoli salsieri crescono

Continuo a stupirmi ogni giorno di più...non solo mi sono iscritto a ben DUE (e dico due) corsi di salsa, ma oggi ho deciso di passare dal corso beginner a quello advanced! Daltronde, quando uno ha il ritmo nel sangue, cosa volete che siano un paio di crossbody o qualche stupido ladyturn? (nomi inglesi ovviamente...quelli spagnoli sono per i pivelli!) Bisogna passare a qualcosa di più impegnativo!
Anche perchè con il mio amico Ben abbiamo deciso che, succeda quel che succeda, noi il 12 Dicembre andremo al Copacabana, un noto locale salsero mancuniano. E visto che di lavoro ne abbiamo da fare, sarà meglio andare subito sul pesante.

Bene, quindi oggi con questi pensieri ottimisti arrivo alla lezione advanced di salsa, ma mi vengono i brividi quando vedo che quei due pretendevano di insegnarmi questa cosa qui! Un "semplice" crossbody and ladyturn with double turn and cazzabbubbolevariecheilnomeèpiùlungodellafigurastessa.

Ma devo dire che la magia della salsa ha fatto sì che, dopo averla vista eseguita una decina di volte, la figura non sembrasse poi così difficile. E così, tra una bestemmia e l'altra (mia e della mia "follower" di turno) sono riuscito a tirare fuori qualcosa di sensato! Ho addirittura ricevuto i complimenti dell'insegnate, stupita di vedermi così "happy with that" la prima volta che imparavo una cosa di questa complessità!

Che dire...Copacabana, tieniti pronto!!!

venerdì 6 novembre 2009

Could I have a panini, please?

Ci sono cose che non riesco a mandar giú...che proprio non sopporto,e che mi restano come chiodi fissi. Chi mi conosce, o mi conosceva, lo sa.
Al top, naturalmente, ci sono le gelaterie che ti fanno pagare il gelato mentre ce l'hai in mano, e non prima di servirtelo, a cui un giorno dedicheró una discussione apposita, vista l'importanza del problema.

Ma la fissazione che voglio condividere con voi oggi riguarda il modo in cui gli inglesi usano la parola panini. Il suddetto sostantivo é il modo che hanno gli inglesi di indicare la parola italiana "panino".

Si, il singolare. Tanto che il plurale é paninis.

Ora dico io...se ci tenete a tradurre a cazzo dall'italiano dite panino/paninos, ma "paninis" non si puó davvero sentire! Non ha senso! Quando passo davanti ad una paninoteca non posso fare a meno di distogliere lo sguardo...

Sono malato, dottore?

lunedì 2 novembre 2009

Hallowe'en night!

Come preannunciato nella puntata precedente, lo scorso sabato ricorreva la notte di Hallowe'en (si, mi garba scriverlo con l'apostrofo, anche se si puó scrivere anche senza...)!
Il modo in cui gli inglesi vedono questa ricorrenza é un pó singolare. Seppur abbia origini inglesi, Hallowe'en é considerata importante principalmente in USA e Canada, e gli inglesi non la sentono molto come una ricorrenza. Tuttavia la globalizzazione ha rispedito loro una festa che loro stessi avevano inventato, e che si erano portati via oltreoceano.
Perció non si vedono molti bambini che girano per le case chiedendo caramelle con la scorta di uova marce al seguito (anche se qualcuno lo si incontra), ma in compenso le strade sono stracolme di gente mascherata, a partire da una settimana prima! Non c'é pub, ristorante, bar, mensa, negozietto, o altra attivitá commerciale che non sia agghindata a tema ed i cui commessi non siano vestiti da zombie, vampiro, strega o cose cosí. In piú, visto che qui non esiste il carnevale, molta gente approfitta dell'occasione per mascherarsi da quello che gli pare, anche se non ha nulla a che vedere con l'argomento "mortuario". Insomma, anche se non come in America, Hallowe'en ha finito per diventare un evento "sentito" anche qui.

Io non sono mai stato molto attratto da questo genere di cose, ma visto che son qui ho deciso di sfruttare l'unica occasione che avevo, e agghindarmi anche io a dovere!

Sabato mattina, insieme ad alcuni amici spagnoli e cinesi, siamo andati in cerca di un costume per la sera. Ci hanno indicato un posto in centro che da fuori non diceva nulla: una porticina che dá su una scala. Dentro é un negozio di roba alternativa a piú piani con una struttura semilabirintica pieno di roba decisamente assurda! Altro che Camden Town!! Un piano era totalmente dedicato ai costumi di Hallowe'en. Che, tra l'altro, costavano un botto!
Alla fine decidiamo per un sobrio traverstimento da un ibrido spettro/zombie/vampiro come andava tanto di moda quest'anno: una "economica" tunica nera con effetto strappato, un bel pó di cerone bianco in faccia, e sangue finto (venduto nelle comode fialette dall'aspetto molto ospedaliero) un pó ovunque. In piú ho deciso di coronare uno dei miei sogni di bambino e spendere altre 10 sterline per una maschera di gomma integrale (la maschera, non la gomma). Di quelle che dopo 10 minuti non le tolleri piú e te le devi levare! Una sterlina al minuto, insomma.


A grande richiesta, ecco una delle foto della serata

La serata é stata una bolgia totale, locali strapieni e gente in giro per le strade fino a tarda notte. Dopo una sosta in un tranquillo pub un pó fuori mano (dove due o tre persone erano anche vestite normalmente) siamo stati in un locale in centro, simile alla discoteca rock della sera prima. Forse la musica era un pó meno rock, ma la puzza era esattamente identica!

Nella mia personalissima classifica di gradimento dei costumi, sul podio possiamo trovare: Un tizio vestito da Frankenstein che beveva la birra da un apposito bicchiere a forma di mano mozzata e insanguinata, un altro vestito da Dr. Zoidberg, con tanto di chele, ed infine uno vestito come il mitico omino deboluccio, occhialuto e con pantaloncini ascellari della pubblicitá del Mr. Muscolo idraulico gel ("facciamolo usare a chi di muscoli non ne ha").

Come ciliegina sulla torta, son rientrato a casa alle 4 di notte senza un giubotto (che avevo lasciato a casa di amici per non rovinare il mio aspetto spettrale) sotto la pioggia scrosciante.
Ma nei momenti di sconforto pensavo a come doveva passarsela Mr. Muscle sotto la pioggia con la sua canottierina a righe e i pantaloncini, e questo mi dava la forza di continuare...

sabato 31 ottobre 2009

Mancunian friday night!

Ieri sera il mio amico francese conosciuto al corso di salsa è riuscito a trascinarmi fuori di casa, nonostante fossi stanchissimo (come poter controbattere a "Let's get out man, don't do the grandfather!"?), e devo dire che la serata si è rivelata molto molto piacevole, e mi ha dato l'opportunità di conoscere davvero l'originale essenza notturna mancuniana.
La prima volta che sono uscito la sera infatti, seppur mi abbia dato un'idea della vita notturna di qui, nulla è stata in confronto a quello che ho visto ieri!

Ho contattato degli amici spagnoli e ci siamo dati appuntamento "in town", ovvero in centro, come dicono qui. Alla fine però ci siamo ridotti ad essere tipo 6 francesi, un belga ed io. Ergo, tutti francofoni: vi lascio solo immaginare la quantità di erre mosce che aleggiava nell'aria!
Comunque, con grande magnanimità hanno cercato di parlare inglese il più possibile, quindi non dico che li capivo perfettamente, ma dopo ore di gesti e "sorry" riuscivamo ad intenderci! :D

La prima tappa è stata il gay village. Il nome potrebbe sembrare inquietante perchè fa venire il dubbio che possa essere la zona gay della città, un posto pieno di locali gay e di gente vestita sadomaso che gira per le strade.

Beh, devo dire che effettivamente la realtà non si discosta tantissimo da questa scena! E' però un posto divertentissimo. I locali sono tutti stilosissimi (sembra che i gay in Inghilterra siano gli unici ad avere un pò di buon gusto), e col passare degli anni la zona ha cominciato a essere frequentata anche da eterosessuali, fino a diventare una delle zone più frizzanti della città, frequentata da gente di tutti i tipi. Per quanto riguarda il modo di vestire...beh voglio augurarmi che la spiegazione sia collegata al fatto che siamo in periodo di Hallowe'en! In ogni caso i locali erano molto belli, e dopo un lungo giro siamo andati a prendere un drink in un posto il cui privè (al piano di sotto) al posto dei tavoli aveva dei letti!. Per fortuna il privè era, appunto, privato, quindi inaccessibile, e non ho avuto l'occasione di toccare con mano questa esperienza.

Usciti dal locale abbiamo cambiato completamente zona, andando più in centro, vicino ai Piccadilly Gardens. Siamo finiti in un localaccio hip-hop con tanto di 5 sterline da pagare all'ingresso, con musica altissima, ed uno "stunzio" che ti faceva vibrare tutti gli organi interni. Unica nota positiva, c'era un biliardino (una sterlina a partita, sticazzi!), ergo ho avuto modo di mostrare a inglesi e francesi tutti di che pasta sono fatti gli italiani, calciobalillisticamente parlando!

Dopo qualche partitella ed un pò di musica di dubbio gusto siamo scappati dal locale per ficcarci in un altro (anche questo con i soliti 5 pound per entrare) che era una specie di discoteca rock...di quelle in cui sembra che ci sia una certa clientela selezionata ed affezionata, e che mettano su sempre le stesse canzoni, visto che tutti le sanno a memoria...un pò alla Borderline pisano, per capirci! L'unica differenza è che il Borderline non è pavimentato con uno strato indistinto di birra ed altri liquami simili che emanano un afrore decisamente poco gradevole, e che impregnano del suddetto tanfo ogni tessuto che indossi. Comunque, scarsa igiene a parte, ci siamo divertiti molto!

L'impressione che ho avuto è che Manchester sia una città decisamente festosa, in cui le occasioni di divertirsi sono pressocchè infinite!

Così, dopo aver fatto le 3 e mezza, oggi mi sono svegliato presto per incontrare alcuni amici ed andare a comprare qualche costume di Hallowe'en, visto che stanotte è la famosa notte delle streghe! Almeno qui in Inghilterra si può andare in giro vestito da zombie senza sentirsi un imbecille!

Ma questa è un'altra storia...stay tuned!

giovedì 22 ottobre 2009

Salsa all'inglese

Oggi ho deciso di fare il grande passo: andare ad un corso di salsa in UK.
Chi di voi non ha seguito la mia storia dell'ultimo anno forse non sa che l'anno scorso sono stato trascinato di forza dalla mia zita ad un corso di salsa. Il che è già incredibile di suo...ma è ancora più incredibile il fatto che ci abbia preso gusto.

Perciò, una volta che son qui e che ho tempo da perdere, ho detto "perchè no, vediamo di cosa sa la salsa inglese!".
Ho visto che tenevano un corso vicino casa ed oggi ho deciso di andarci.

La prima constatazione non troppo positiva che ho dovuto fare è stata che il posto non è poi così tanto vicino in realtà...ci ho messo mezz'ora ad arrivarci, quando credevo che fosse dietro casa.

Ma quando ho visto che il corso si teneva in una sala parrocchiale mi sono raggelate le vene...

Per un momento ho avuto un'esperienza extracorporea ed ho visto me, Giuseppe Marino, davanti ad una sala parrocchiale piena di bimbi che pregavano, in attesa di andare a ballare, senza nessuno che mi costringesse...e ovviamente non mi sono riconosciuto!

Preamboli inquietanti a parte devo dire che è stato piacevole, e le sale parrocchiali anglicane non sono noiose come quelle cattoliche. Ed è stato curioso vedere come gli inglesi chiamano i passi:il dilequeno diventa "crossbody" o na roba simile...e soprattutto la donna è chiamata "follower" e l'uomo leader! Insomma, nonostante il ballo sia latino, tutti i nomi correlati sono in inglese, mi sono quasi stupito che non si ballasse la "souce"!

Devo dire che mi sono divertito ed, a parte la tipica sensazione di avere una crosta di sporco sulla mano sinistra (visto che l'hai stretta a cani e porci, che a loro volta l'hanno stretta ad altri cani ed altri porci), mi è piaciuto tutto. Ho anche rimediato un passaggio al ritorno da un ragazzo francese conosciuto lì.

Insomma, giovedì prossimo ci risarò!

lunedì 19 ottobre 2009

La tradizionale sbornia del lunedì sera

Come dicevo nel post precedente, ho iniziato un nuovo corso di inglese. E' molto impegnativo e stimolante, pieno di gente simpatica, ed ha un prof che è il tipico inglese con gli occhiali tagliati al centro un pò grassottello, la faccia tonda e la bocca a becco. Insomma un mastro Geppetto un pò sovrappeso, che è come mi sono sempre immaginato i tipici inglesi.

Fatto sta che abbiamo l'abitudine, una volta finita la lezione, di andare a bere qualcosa ad un pub accanto alla scuola di lingua.
Tutto ciò è molto bello (a parte il trascurabile problema che non capisco quello che dice la gente), se non fosse che ultimamente sono in regime di dieta, quindi giro sempre a stomaco semivuoto. In più la gente ha il vizio maledetto di offrirmi da bere, quindi non posso nè rifiutare, nè evitare di finire la pinta che mi portano automaticamente al tavolo!

Temo che ci saranno in futuro molti altri lunedì in cui tornerò a casa barcollando come oggi....

martedì 13 ottobre 2009

Rieccomi...

Dopo una settimana in patria, eccomi di tirorno in terra straniera!
La laurea del fratello e' andata molto bene, ed il periodo a Pisa e' stato molto piacevole.
Il rientro non e' stato traumatico come credevo...temevo che al mio rientro avrei dimenticato quel poco di inglese che conoscevo, invece (e non so se sia un bene o un male) ho le stesse, enormi, difficolta' di prima.

Ieri ho anche cominciato un nuovo corso d'inglese, abbastanza piu' impegnativo di quello che sto gia' seguendo. Speriamo che dia i suoi frutti! In piu' e' sempre un bel modo di conoscere un po' di gente, e da questo punto di vista ha gia' avuto qualche effetto. La gente del corso e' molto amichevole e simpatica. Il prof stesso, una volta finita la lezione, ci ha portati tutti in birreria. Ho conosciuto un po' di gente con cui spero di stringere i rapporti. Certo, quando parlano nel mezzo del casino del pub non ci capisco nulla, ma a furia di chiedere "sorry?" imparero', mi auguro...

Come quasi di consueto, fornisco il bollettino meteo mancuniano: c'e' il sole, e non ha ancora piovuto da quando son qui; ma fa un freddo assurdo! Siamo gia' col fumo alla bocca quando si parla!

Dopo aver finalmente messo il primo punto e virgola della mia vita (sicuramente dove non ci stava), torno fiero alle mie mansioni quotidiane...

venerdì 2 ottobre 2009

Primo rientro in terra natia

A causa della laurea di mio fratello saro' lontano dalla terra straniera per una settimana. Sembra ieri che sono arrivato qui, ma e' gia' un mese. Avrei preferito magari aspettare qualcosa in piu' prima di vanificare ogni mio sforzo linguistico, ma sono felice di rincasare!

Immagino gia' i miei numerosi lettori a dilaniarsi dal dolore, ansiosi di leggere nuovi post, ma temo che dovranno farsene una ragione...

A presto! Have a nice week!

giovedì 1 ottobre 2009

Giudice finalmente, arbitro in terra del bene e del male!

Un vecchio saggio che conosco, uno che ha letto parecchi Dylan Dog, una volta mi ha detto che non è carino, nè giusto, giudicare le altre persone, e decidere ciò che meritano e ciò che no. Tuttavia, considerata la nostra imperfetta essenza di esseri umani, siamo naturalmente portati a commettere questo esecrabile errore.
Pertanto, dice il saggio, nel momento in cui la nostra condanna, che imponiamo loro come se fossimo dei giudici, viene per qualche ragione eseguita, siamo portati a ritenerci soddisfatti, così come il boia osserva fiero il suo operato.

Devo dire che il saggio la sa lunga, che e ultimamente riscopro in me parecchia umanità.
Pertanto forse sarò un pò giustificato se, dopo le notti vegliate al lume del rancore, affidarlo al boia fu un piacere del tutto mio...

domenica 27 settembre 2009

Un sabato inglese

Ieri ho finalmente vissuto un sabato inglese come si deve!

La mattina abbiamo deciso, insieme alla mia coinquilina Gloria, di andare a Birmingham. Lì per lì la cosa non mi ispirava moltissimo, visto che mi immaginavo la città come uno squallido posto inglese pieno di signore settantenni intente a bere il the in tazzine di porcellana, ovviamente accompagnato da ottimi biscottini allo zenzero sciroppato, mentre discutevano di quanto fosse stata emozionante la finale del torneo di bridge rionale.
Ebbene mi sbagliavo, e di molto! Ho scoperto una città vivissima e molto, molto stilosa! Con tantissime cose da vedere e da fare, e con un'atmosfera molto europea. Siamo stati molto bene ed abbiamo girato parecchio, anche aiutati da un tempo niente male (sono settimane che non vedo la pioggia...devo cominciare a preoccuparmi?)



La foto simbolo di Birmingham

Poi, mentre ero sul treno del ritorno, mi è arrivato un messaggio da un mio collega di laboratorio, che mi invitava a passare il sabato sera con lui e altri suoi amici. Ovviamente ho accettato di corsa, contento finalmente di poter vedere la vita notturna inglese.
Beh posso dire che chi pensa che gli inglesi siano gente calma, seria e posata, direi che non ha un'idea molto chiara.
Per le strade c'era un casino incredibile fino a tarda notte, mille locali aperti e pieni di gente. Ho scoperto anche una zona coperta piena di locali di tutti i tipi, molto ganza. E' lì che è iniziato il nostro giro, alle 8 di sera.
L'unico problema della serata è stato che, beh, diciamo che non sono un bevitore professionista! Ma visto che sono stati così accoglienti non potevo mica prendermi un the al melone....
Dopo essere andati in un locale a bere "qualcosina", ci siamo spostati in un disco-pub, per finire l'opera.
Così alle 2 di notte, dopo aver buttati giù due pinte di sidro e una di birra, farcite da circa 4-5 shots (visto che i mischioni non gli piacevano), con la testa che vagava a due metri e mezzo d'altezza, ho deciso che per la serata avevo bevuto abbastanza. Loro ovviamente hanno continuato a bere, come se si fossero appena seduti!

Sono stato molto soddisfatto di me stesso quando un'ora dopo sono arrivato a casa sui miei piedi!

Come mi sento oggi? Beh diciamo che ho il singhiozzo da quando sono sceso dall'autobus, un mal di gola assurdo e la testa che vaga liberamente. Sono andato in bagno circa 15 volte, ma per il resto non mi lamento troppo!

venerdì 25 settembre 2009

Incontri "picanti" sotto le lenzuola

Ieri sera sono andato a letto e lei era li' ad aspettarmi, sotto le lenzuola. L'avevo vista altre volte, ma non avevo mai avuto il coraggio di avvicinarmici. Una paura irrazionale forse, che mi aveva fatto stare sempre alla larga. E credo che a lei la cosa non fosse sfuggita. Cosi' e' stata lei a fare la prima mossa.

Una mossa molto audace direi.

Ha pazientemente atteso che la mia stanchezza degenerasse in uno stato di semicoscienza che ancora non puo' definirsi sonno. Uno stato in cui non puoi avere l'attenuante "stavo dormendo", quindi sei costretto ad assumerti le tue responsabilita', ma in cui sei molto, molto piu' vulnerabile e accondiscendente.
In quel momento lei si e' fatta avanti, senza pensarci due volte, con un ardore ed un'energia di cui non la ritenevo capace.

Il nostro incontro ravvicinato e' stato breve ma molto, molto intenso. Me ne avevano parlato in molti, ma non potevo immaginare che lo sarebbe stato cosi' tanto.
Alla fine non voleva piu' staccarsi, sono stato costretto a respingerla perche' stava diventando troppo per me.

Cosi', una volta terminato, all'una e quaranta di notte apro la porta della mia stanza e, con aria provata e forse un po' sconvolta esclamo: "Me cago en el puto coño de la abeja de mierda. Alvaro, algo me ha picado!"

E' stato quasi triste doverla abbattere a giornalate...

mercoledì 16 settembre 2009

Il buongiorno si vede dal frollino

Ieri ho avuto una giornata un pò pesante lavorativamente parlando, coronata da una serata in cui ho temuti che mi si fosse rotto il cellulare, con la conseguente perdita di tutti i numeri memorizzati dentro. Per fortuna poi è rinato dalle sue ceneri ed inaspettatamente ha ripreso a funzionare da solo.

E' per compensare tutte le amarezze di ieri che stamattina mi sono svegliato con la voglia di dolce. E cosa c'è di meglio di una sana tazza di latte e biscotti alla italian way? Ma qui nasce un'altra annosa questione...

In Inghilterra non esistono i biscotti che per noi sono normali in Italia....niente Mulino Bianco, Granturchese, Mister Day, Pavesini, Plasmon o che so io. E niente pacchi di biscotti. Qui sono tutti raccolti in un contenitore tondo stile Ringo Boys (biscotti ovviamente non qui ci sono) e, alla maniera inglese, dentro sono pieni di porcherie. Non esiste il "biscotto normale", un'affare fatto solo di pasta frollaCe li hanno al cocco, al limone, con diversi tipi di cioccolato, ricoperti di cioccolato, alla frutta, e cose così. Normali un gli garbano.
Ieri, volendo evitare di rovinare la mia linea da modello con i soliti biscotti al cioccolato, ho deciso di prenderne un altro tipo, e frugando tra le varie lordie ho trovato dei fantastici frollini all'Australian stem ginger. Il disegnino sulla scatola sembrava abbastanza "normale" così li ho presi.

Ebbene stamattina tutto contento li metto nel latte e sento uno sei sapori peggiori mai sentiti in vita mia. M'è toccato buttare il latte, di quanto puzzava.
Wordreference sostiene che io abbia tentato di inzuppare nel latte dei biscotti allo zenzero sciroppato...non so se qui o in Italia ciò è normale, ma se lo è la gente ha decisamente dei problemi...

A proposito, ho un pacco di biscotti quasi intonso da vedere/scambiare, qualcuno è interessato??

venerdì 11 settembre 2009

Sempre confidare nella gentilezza degli sconosciuti...specie se manchesteresi!

Devo dire che in generale la popolazione manchesterese e' molto cortese. Quando chiedi aiuto o informazioni ti danno una mano sempre volentieri e cercano di farti stare a tuo agio con loro. Piu' di una volta mi e' capitato che mentre guardavo la cartina qualcuno si avvicinasse chiedendomi se mi fossi perso e se avessi bisogno di qualche indicazione.

Ma quello che mi e' successo ieri e' decisamente troppo!

L'altro giorno ho comprato un cavo con la presa inglese per alimentare il mio portatile, visto che non ne potevo piu' di usare tutte le volte l'adattatore. Per capirci col commesso e' stata un'impresa, ma alla fine ho comprato un 2-pins cable con presa inglese.
Peccato che tornando a casa ho notato che all'alimentatore va attaccato un cavo a 3 pin!
Che fare? Me lo cambieranno? Come funziona il sistema di restituzione della roba che non ci garba, in Inghilterra? Basta che mostri lo scontrino? Ti ridanno i soldi? Ti mandano a quel paese ridendoti dietro?
E' con tutte queste domande che ieri rientro nel negozio, chiedendo se gentilmente potevano cambiarmi il cavo. E preparandomi ad assistere ad un monologo in cui in un incomprensibile buisness english mi veniva spiegato perche' il sistema legale inglese considera ridicola questa mia richiesta.
Tutto mi sarei aspettato tranne che "Take the 3-pins one, and don't mind about the 93 cents!"

Il cavo  a 3 pin costava di piu' di quello a 2...neanche la differenza mi hanno fatto pagare...93 centesimi su un totale di 4 sterline!
Questi inglesi non finiranno mai di stupirmi!

mercoledì 9 settembre 2009

Sole!

Sembrera' assurdo, ma oggi a Manchester c'e' il SOLE! Pensavo fosse una invenzione ancora non arrivata fin qui, ma a quanto pare, si sono aggiornati...
E' un sole malato, ed all'una meno un quarto la mia ombra misurava circa un metro e mezzo, ma fonti attendibili lo confermano: that's the sun!

Enjoy it!

martedì 8 settembre 2009

Adattamento e prime prospettive interessanti

Rieccomi qui! Dall'ultima volta le cose stanno cominciando ad andare per il verso giusto.
Ho trovato la via piu' breve per attivare a lavoro: prendendo due treni e facendomi un quarto d'ora di camminata posso essere in lab in un totale di 45 minuti. Per gli standard manchesteresi credo sia ottimo! Per il viaggio si sepnde un botto, 3 sterline e 60 al giorno, e non e' che con l'abbonamento (che faro' al piu' presto) si risparmi poi tanto...
Il tempo e' stato un po' piu' clemente in questi giorni...devono aver saputo che ho trovato casa e che quindi non saro' piu' in giro per le strade tutto il giorno. In questi giorni a volte ho addirittura avuto caldo, una parola che pensavo mi sarei dimenticato per sei mesi! Beh c'e' anche da considerare che sono con maglione di lana e giubbotto a settembre...
Sto cominciando ad adattarmi a casa, ed a sentirla un minimo come casa mia. Mi son fatto il mio primo piatto pasta manchesterese (che meraviglia!) ed appena avro' un po' di tempo faro' una spesa come si deve. I coinquilini, seppur con le loro stranezze, sono gente simpatica, con cui sto facendo i primi giri in citta'. Specie con Gloria, la donna andalusa, che mi fa morire dalle risate! Stasera andremo ad una lezione di inglese gratuita tenuta da gente che studia per fare il professore...vi faro' sapere com'e' andata!
Ieri sono stato ad una specie di seminario su Almodovar tenuto da Carmen, la mia padrona di casa, una tizia sulla cinquantina che parla un discreto spanglish, che si occupa di letteratura spagnola o roba simile. E' stato molto interessante, e mi ha dato modo di conoscere un ambiente nuovo. In piu' Carmen mi ha promesso che mi presentera' ai suoi studenti, qusi tutti stranieri, in maniera che possa integrarmi al piu' presto. In piu' dice di avermi trovato un lavoro!!! Se ho ben capito verrei pagato soltanto per fare conversazione con una sua amica che sta imparando l'italiano. Meglio di cosi'!
Insomma, grazie anche ad aiuti inaspettati di grandi persone, sto cominciando ad ambientarmi in questo posto lontano da casa, ed a sentirmi non piu' come uno straniero in viaggio, ma come un immigrato!

Se e' meglio o peggio decidetelo voi! :D

venerdì 4 settembre 2009

Primi giorni in terra straniera

Ebbene si! Sono arrivato a Manchèster (con l'accento sulla prima e, non sulla a come diciamo in Italia...questi inglesi devono sempre essere originali)
Da quando sono qui ho avuto decisamente poco tempo per scrivere, ed alla fine della giornata sono sempre stato troppo stanco per mettermi a scrivere...spero di essere più assiduo in futuro nel postare.
Il mio morale in questi giorni è stato abbastanza altalenante. Ho vissuto momenti di entusiasmo, di sconforto, di curiosità, di malinconia, di speranza e di paura. Quindi direi che per dare un'idea migliore di come sono andate le cose sarà meglio analizzare i giorni della mia permanenza uno per volta:

Giorno 1: Martedì
Sono arrivato all'aeroporto di Pisa con una valigia da 22 kg, un bagaglio a mano da 15, una felpa legata in vita ed un giubbotto pesantissimo in mano, per cui mi sarebbe servito un bagaglio a parte. Al check-in va tutto inaspettatamente liscio vista la mole di roba che porto ed il bagaglio a mano in sovrappeso. A questo punto arriva il primo momento difficile, di pianto e stridore di denti (cit.): salutare la zita, che per 6 mesi vedrò molto poco, di cui tralascio i particolari per non ferire i più sensibili.
E così col "sorriso" sulle labbra mi metto in volo per un posto che non conosco, in cui andrò a trascorrere i prossimi sei mesi!
Arrivando, guardando giù dall'aereo, la cosa che mi stupisce è il numero esorbitante di villette a schiera, all'inglese appunto, che si vedono! Sembra che tutta la città, che sembra molto grande, sia fatta da quartieri residenziali con case a due piani, il tetto a spiovente e l'immancabile giardino. Non avrei mai immaginato che zone così costituissero la gran parte del centro abitato, visto che da noi la villetta è vista come un "lusso da ricchi".
Arrivato a terra, la prima sorpresa: i tizi dell'università sono venuti a prendermi all'uscita dell'aeroporto, con il cartello "Giuseppe Marino"! Un sogno che si avvera! Per la verità nel sogno era previsto che vi fosse scritto "Mr. Marino", ma non è il caso di sottilizzare :)
Oltre al prof ed un tizio di cui non ho ancora capito il nome (che per semplicità chiameremo "il tizio della mensa di scrubs" data la somiglianza) era ad aspettarmi all'aeroporto un'acquazzone "estivo" da manuale. E che, temo, si sia affezionato a me, visto che non mi molla da 4 giorni.
Comunque, il prof ed il tizio della mensa mi sono sembrati davvero disponibili e cordiali, e mi hanno portato dritto all'università, dove ho avuto di conoscere altri due dei componenti del gruppo: Carl (o Karl?) e Tobias, due Ph.D. students al primo anno, che lavorano con l'Octave System, una specie di cave riconfigurabile con dei proiettori della madonna, che incredibilmente non si scalibrano ad ogni colpo di tosse :)
In tutto questo scenario idilliaco c'è il trascurabile problema che non capisco una mazza di quello che dicono. Ovviamente mi aspettavo di avere qualche difficoltà con la lingua, ma mai avrei immaginato di capire così poco. Si sa che quando trascorri i primi giorni in un paese straniero sembri un imbecille, ma COSI' imbecille non l'avrei detto!!
Dopo mille incomprensioni e qualche presentazione sono stato accompagnato in albergo dal boss (sempre gentilissimo) in mezzo, ovviamente, alla pioggia scrosciante. Il prof ha contattato un membro del laboratorio che sta cercando casa a sua volta, per farmi dare qualche dritta. Non sapendo se questo ragazzo sarebbe andato in lab il giorno seguente, mi ha detto che nel caso in ci fosse stato mi avrebbe avvertito ed avrei dovuto raggiungerlo lì, altrimenti sarei potuto rimanere in centro e cercare per conto mio.
La pioggia è una costante qui, e la gente non ci fa più caso. In una giornata di temporale si gira senza ombrello e ci si becca l'acqua in testa come se non ci fosse, e se si è al coperto magari si apre anche la finestra. Poi gli inglesi si lamentano che gli viene la febbre suina!
La vista che si ha dalla mia stanza d'albergo mostra una città abbastanza diversa da quella che ho visto dall'aereo: palazzoni, grattacieli e negozi ovunque. Facendo un giro nelle vicinanze ho trovato un posto dove prendere un hamburger con formaggio, una fetta di cheesecake e una pinta di Guinness, che ho preso solo in onore del paese che mi ospita, visto che odio la birra.
In camera ho la connessione a internet, anche se lenta ed altalenante, ma mi permette di poter parlare con la mia ragazza senza spendere patrimoni. Dio benedica skype!
Alla fine della giornata vado a letto abbastanza contento, entusiasta e fiducioso per il futuro. Il prof non mi ha contattato, pertanto ho considerato di avere la giornata libera il giorno dopo.

Giorno 2: Mercoledì
Mi sveglio con l'intenzione di dedicare la giornata alla ricerca di una stanza. Poiché i vari siti che ho consultato dall'Italia non mi hanno aiutato, decido di cercare un'agenzia. Quindi scrivo "estate agency" su google maps e mi reco nei posti indicati. Dopo più di un'ora sono stato in almeno 4 o 5 punti indicati sulla mappa, senza trovare nessuna agenzia, rimediando invece diversi litri d'acqua in testa. E' pazzesco come Manchester sia piena di annunci di agenzie immobiliari, "For sale", "To let" e così via, ma (almeno nel centro) sia impossibile trovare l'ufficio di una di esse.
Alla fine, grazie all'indicazione di un gentilissimo ragazzo che lavora nel mio centro commerciare manchesterese preferito, riesco ad arrivare in una zona in cui è presente qualche agenzia, ma nessuna si occupa di "flatshare", ma soltanto di affitti di case intere.
Durante il mio vagabondare per le vie della città mi arriva un messaggio del professore che mi chiede come mai non sia ancora arrivato in lab. Così, rendendomi conto di aver capito male quello che mi ha detto il giorno prima, mi sono precipitato alla stazione per prendere il treno ed andare all'università.
Arrivato lì incontro gli altri, ed inizia la solita sequela di "sorry, can you repeat please?" che tanto bene fanno alla mia autostima.
Dopo un pranzo, trasformato in una bevuta al pub (questi inglesi...), il ragazzo che cerca casa mi ha consigliato di dare un'occhiata su gumtree, dove effettivamente trovo un sacco di annunci utili con relativi numeri di telefono.
Finito in lab si va tutti a cenare (alle 5.30!) in un locale greco specializzato in tapas (ditemi voi...) dove mangiamo in maniera quasi accettabile, in una specie di giardino coperto dove si moriva di freddo, o meglio dove io morivo di freddo.
Usciti di lì non vedevo l'ora di tornare a casa, tanto ero zuppo d'acqua, rattrappito dal freddo e ricoglionito dal fatto di capire il 20% dei discorsi. Tuttavia vego trascinato in un altro locale a fare l'ennesima bevuta.
L'unica nota positiva della giornata è che ho conosciuto un altro ragazzo del lab, proveniente da Taiwan, che si è rivelato molto simpatico e più comprensibile, visto che non è inglese :D
Arrivato in hotel in preda alla stanchezza e allo sconforto non ho potuto fare a meno di pensare a quanto il titolo del mio blog possa risultare calzante con la mia posizione. Qui infatti, mi sento uno straniero a tutti gli effetti.

Giorno 3: Giovedì
La giornata è stata completamente dedicata alla ricerca di una stanza. Grazie ai numeri di telefono raccattati il giorno prima, durante la mattinata ho preso diversi appuntamenti con vari padroni di casa. Tutte le sanze che sono andato a vedere si trovano in una zona abbastanza periferica della città, e molto lontana dal mio laboratorio. Però me l'hanno consigliata i miei stessi colleghi perchè dicono sia piena di studenti, quindi molto vivace, e che sia ben collegata al centro tramite autobus.
Quasi tutte le case che ho visto erano praticamente vuote, casermoni a 4 piani con 6-7 stanze da letto, di cui nessuna ancora affittata. Solo in alcune c'era qualche inquilino, ma si è guardato bene dal farsi vedere. E tutte, ovviamente, erano sporchissime per gli standard italiani. Persino Rino, Pino e Gino, le tre matasse di polvere che abitano nel corridoio della mia casa di Pisa, si sarebbero dati da fare per dare una pulita! Diciamo che non mi hanno fatto un'ottima impressione...
Soltanto nelle ultime due case che ho visto c'era qualche inquilino ad attendermi. Una era la tipica casa di studenti, con roba in giro ovunque, piena di roba alle pareti, ed un unico bagno per 5 persone. L'ambiente era però molto bello, e vi ho trovato anche un ragazzo spagnolo che è stato 3 anni a Pisa! Il problema però con questa casa era che non era ancora discponibile, e non si sapeva quando si sarebbe liberata la stanza. In più, ovviamente, c'erano altri candidati.
L'ultima casa che ho visto ha un pò risollevato il morale della mia giornata. Quattro stanze da letto in tuttto, e spagnoli dentro. Un ragazzo di 26 anni che non ho ben capito cosa faccia, una donna che è lì per imparare l'inglese, e che per adesso parla solo spagnolo, o meglio l'andaluso! La terza stanza è occupata da una donna che saltuariamente fa un'affacciata insieme al figlio di 6 anni. La casa era pulitissima, la gente cordiale e accogliente...insomma ho fatto la mia scelta! In questa maniera inoltre avrò modo di perfezionare sia l'inglese che lo spagnolo stando qui, il che non mi sembra malaccio! Gli inquilini sono rimasti entusisiasti di me, anche perchè ho messo a posto la connessione wireless di Gloria, la donna andalusa! :D L'unico problema che si è posto è che Carmen, la padrona di casa, cercava qualcuno che stesse lì un anno, invece io ci starò solo sei mesi. In ogni caso mi sono riservato un altro giorno per vedere altre case e prendere la mia decisione.

Giorno 4: Venerdì
Giornata molto noiosa, e piovosa, ovviamente. Il prof mi ha chiamato per dirmi che, causa lavori, in lab sarebbe mancata la corrente, quindi non sarei dovuto andare.
Quindi mi sono riattaccato a gumtree cercando qualche altro numero da chiamare. Il bottino è stato abbastanza magro. Non sono riuscito a prendere neppure un appuntamento, o perchè i proprietari non volevano uno studente, o perchè volevano uno che ci rimanesse per più di sei mesi. Ho visto solo una casa grazie ad un contatto che avevo preso il giorno prima. Per vederla, ovviamente, mi sono fatto mezz'ora di bus ed ho preso ettolitri d'acqua in testa. La casa però non era male, anche se la zona non mi convinceva moltissimo. Ho deciso di tenerla come soluzione di riserva nel caso in cui gli spagnoli mi avessero dato buca.
Pertanto tornato in hotel chiamo Carmen dicendo che ero interessato alla casa. Lei mi dice che Gloria e Alvaro le hanno parlato molto bene di me, e vorrebbero che ci andassi, me visto che sarei stato solo sei mesi, voleva pensarci un altro pò. Quella sera sarebbe dovuto andare un altro ragazzo a vederla, e poi mi avrebbe fatto sapere. Quindi chiamo subito Gloria per comunicarle la risposta di Carmen, e lei mi dice che avrebbero fatto di tutto per scoraggiare questa persona a prendere la casa, in maniera da "pilotare" la scelta della padrona di casa!
Ed infatti così fu! Intorno alle 8 ho avuto la conferma di non essere più un senzatetto disperato, ma uno studente disperato con una casa dove dormire!! Il che già è qualcosa, molto direi. In più ho i miei primi due amici qui, e ciò mi fa sentire decisamente meglio! Sabato sera stesso andrò a dormire lì!!!

Ora è Sabato mattina, e finalmente ho finito di scrivere tutto questo papello. Ci ho messo praticamente due giorni, ma non potevo evitare di annotare tutto quello che mi è successo. Tra poco mi vedrò con Gloria che mi darà una mano a comprare qualcosa per la casa, e poi alle 5 Alvaro mi darà una mano a portare le valigie a casa!
Mi sento molto carico, e non vedo l'ora di sistemarmi. Anche il tempo sembra migliore, ma credo sia inutile farsi troppe illusioni :D

Per oggi è tutto, alla prossima!

domenica 30 agosto 2009

Manca poco

Ebbene si...anche io ho creato un blog! Penso possa essere una cosa stimolante per una persona che sta facendo un'esperienza particolare nella sua vita. Nel mio caso, sto per andare a Manchester per un periodo di 6 mesi, a causa del mio dottorato di ricerca.
In patria lascio una ragazza a cui sono molto affezionato ed a cui tengo tantissimo e che mi dispiace da morire lasciare per 6 mesi. Ma mi lascio alle spalle anche una valanga di problemi e pensieri che ultimamente mi deprimono giorno per giorno, per cui credo che non possa farmi che bene ricominciare da zero in un posto nuovo, e magari sarà anche utile analizzare ciò che mi succede in questo blog.
Cercherò di evitare di postare dall'italia, anche per rendere giustizia al titolo del blog, ma per adesso posso anticipare che vado in un posto che non ho mai visto, che non ho la minima idea di come funzioni, e che non so cosa mi darà. Non ho ancora trovato una casa, e se entro lunedì prossimo non la trovo dovrò stare un pò in casa del professore che mi seguirà lì (che non ho mai visto) che mi ha gentilmente offerto ospitalità. Non ho ancora preparato le valigie, e non ho molta voglia di farlo, ma dovrò affrettarmi visto che dopodomani parto. Non so ancora come arrivare in città dall'aeroporto, come arrivare all'albergo e all'università...insomma direi che ancora non sono pronto a partire.
Ma bene o male martedì si parte, e forse questo mi riesce a dare quel minimo di ottimismo che rischiara un pochino il mio orizzonte scuro...