giovedì 17 dicembre 2009

White Christmas!

Mentre auguro a tutti i miei 2 lettori (di cui uno sono io) tanti auguri per le feste, ed una buona serata, ci tenevo a notificare che il cielo mancuniano ha voluto salutarmi nella maniera migliore possibile: con una bella nevicata! Almeno prima di andare a Reggio ed accendere il camino, che fa molta atmosfera, aprendo le finestre per non morire di caldo, ho avuto anche io un assaggio del white Christmas che in Inghilterra sono soliti avere!

Domani alle 4 di mattina partirò alla volta del natio borgo selvaggio, e dopo un piacevole e comodo viaggio di 14 ore, nel tardo pomeriggio sarò pronto e pimpante in quel di Reggio Calabria.

Devo dire che un pò Manchester mi mancherà....un bel pò!


La mia casina innevata


venerdì 11 dicembre 2009

Mancunian frozen dew

Stanotte ho dormito come un bimbo, tanto che non mi sono accorto per nulla che durante la notte la nostra casa é stata sollevata di peso da una squadra di elicotteri e trascinata all'interno del museo delle sculture di ghiaccio.

Immaginatevi la mia sorpresa quando uscendo di casa mi sono ritrovato nel rengo del gelo. Non che facesse poi tanto freddo, c'era anche il sole (prova ulteriore che non mi trovavo a Manchester), ma al posto dei soliti pratini inglesi ve n'erano perfette risotruzioni di ghiaccio. Ai bordi delle strade erano parcheggiate macchine bianche con finestrini opachi e gelidi.



Devo dire che la ricostruzione del mio quartiere é stata fatta in maniera molto accurata, anche se il parco vicino casa sembrava il fondo di una pista da sci! C'era anche una stazione uguale a quella dove prendo il treno, con il mio amico Pal alla biglietteria (nella versione originale, di carne), e con la platform edge completamente ghiacciata.

Quando sono arrivato in lab il mio collega Toby mi ha detto che da queste parti per tutto l'inverno la rugiada (che in inglese si dice dew) gela e, anche se non si muore di freddo, sembra di essere in mezzo alla neve.
E' piú che chiaro che anche casa sua é stata spostata stanotte ma lui non se n'é accorto, perció ha trovato una balorda quanto improbabile giustificazione scientifica di quello che ha visto...che ingenui questi inglesi!

domenica 6 dicembre 2009

Ma io sono fiero del mio sognare, di questo eterno mio incespicare...

Ultimamente ho avuto modo di parlare con una persona che appartiene al mio passato, e questo mi ha dato modo di rendermi conto che negli ultimi anni sono cambiato moltissimo. Molte delle persone che mi conoscevano, adesso stentano a riconoscermi.
Dopo un periodo travagliato pieno di delusioni, grandi indecisioni risolte non senza riserve, zite abbandonate e abbandonanti, amori intensi nei confronti di immagini illusorie di persone o vite perfette, impegni poco edificanti o poco formativi, sedicenti amiche alla fine poi non tanto speciali, batticuori insulsi e disperati, dubbi profondi, spiragli chiusi, dolci e importanti assestamenti, sedicenti amici con la sindrome della crocerossina, quotidianità stravolta, cambio del metabolismo e fuga oltralpe per fuggire i problemi, immagino che sia abbastanza normale che adesso, guardandomi allo specchio, veda una persona diversa.

Mentre i cambiamenti sono cosa abbastanza normale, però, noto che col tempo ho perso il controllo della mia vita. Probabilmente anni fa la gente mi avrebbe visto come un patetico nerd buonista e fissato, che si opponeva troppo a cose alla fine non poi così importanti, e che si lanciava con tutto se stesso in attività futili.


Ma ci credevo.


Adesso sarò anche cresciuto e maturato, ma la maturità mi ha trasformato in un essere disilluso e privo di entusiasmo (si, me la ricordo la parola, cara lettrice in incognito), seppur prima veniva riposto in stupidaggini. Questa è la mia immagine che scaturisce dopo qualche giorno di pensieri e discussioni con chi mi vuole bene, con chi me ne voleva, ed ovviamente con il vecchio saggio dei Dylan Dog, ultimamente pensieroso di fronte ad un bivio importante.


Sembrerà strano, però, ma queste cose di cui mi rendo conto adesso non mi dispiacciono affatto. Sono un buon punto di partenza per riscoprire il mio entusiasmo ed il mio essere fiero di me stesso e dei miei sogni, per quanto stupidi: una cosa che nel bene o nel male è stata quasi una costante nella mia vita, e che adesso mi rendo conto di avere davvero fretta di reintegrare.


Da oggi si volta pagina. All'indietro.