sabato 20 febbraio 2010

Lovely english ale!

Da quando sono in terra straniera mi sono adattato a tante cose. Cose a cui prima di venire non avrei mai pensato di riuscirmi ad adattare. Cose che prima avrei considerato folli ed infattibili, e che invece adesso riesco a fare persino con piacere.
Mi sono adattato a lavarmi la faccia la mattina con l'acqua gelida, visto che qui usano un lavandino per l'acqua calda ed uno per quella fredda, ed è molto scomodo usare entrambi. Mi sono abituato ad andare in giro per le strade senza guanti o cappello con temperature sotto lo zero senza avere freddo. Mi sono abituato a mangiare il cibo inglese, dove per cibo inglese si intende cibo cinese, indiano, tailandese, e qualche volta anche inglese,e gustarlo pure.

Ma soprattutto mi sono adattato alla birra!

Chi mi conosce, o mi conosceva, sa bene che io sono sempre stato l'astemio per eccellenza (astemio era anche il mio nick in un blog dal discutibile destino). Non mi è mai piaciuto bere alcohol, men che meno la birra, visto che odio anche le bevande frizzanti.
Eppure in UK se vuoi avere una vita sociare un paio di boozes te le devi fare durante la settimana, non c'è storia! Le prime volte prendevo, giusto per compagnia, le solite birre che si trovano anche in Italia, con speciale preferenza per la Guinness, visto che la consideravo poco sparkling, prendendo rigorosamente una mezza pinta, anche se qui la mezza pinta è notoriamente for the ladies. Ed ovviamente mi esibivo nelle mie solite e famose smorfie da alcohol. 


Tipico scorcio da pub inglese con l'immancabile sfilza di ales

Tuttavia devo ammettere che nel tempo ho imparato ad apprezzare la vera birra inglese, che tanto differisce da quella che si trova in terra natia. Innanzitutto è più figa a vedersi...anche il "dispenser" è diverso. Visto che la birra è molto poco frizzante le normali "spine" non funzionano, e per versarla nel bicchiere è necessario pomparla. Quindi il macchinario per servirla ha un non so che di tradizionale ed artigianale, molto affascinante. La birra in sè ha un colore molto scuro (quasi opaco) ed una schiuma molto densa, quasi pannosa. Il sapore è generalmente molto corposo e quasi sempre praticamente non frizzante. Con queste premesse sono riuscito ad abituarmi alla maniera inglese di socializzare, ed addirittura a godermi quelle tre o quattro pinte che normalmente si prendono quando si esce la sera. E devo ammettere che quando rientro a casa la sera "particolarmente allegro" dopo qualche pinta di old peculier tracannata al The Salisbury (magnifico pub conosciuto grazie al pensatore anglo-mancuniano prossimo a migrare a sud), sono davvero contento di essermi adattato anche a quest'aspetto della vita mancuniana!


Chi l'avrebbe mai detto? Io non di certo...

2 commenti:

  1. Io invece sono ancora nella fase della birra random e del "prendo quello che prendi tu"... il problema alla fine è che non mi ricordo mai per bene cosa mi è piaciuto e cosa mi è piaciuto meno... un bel problema anche coi vini! Ma tanto che il mio futuro da enogastronomo fosse segnato già lo sapevo... :)

    ps - La foto che ho fatto al Salisbury (da non confondersi con Sainsbury's) è venuta parecchio bene... prossimamente sul mio blog, forse, o sennò te la mando.

    RispondiElimina
  2. Non fai tutta sta differenza tra una birra e l'altra perchè non ci sono birre che ti fanno veramente schifo...fossi nei miei panni capiresti, ragazzo :)

    RispondiElimina